sabato 15 aprile 2017

Il Gomasio

“Il sale fa male”, è un dato di fatto, purtroppo uno degli ingredienti più preziosi della cucina è nocivo.
Questa mia affermazione vi sembrerà esagerata, ma vi assicuro che noi assimiliamo sale anche quando non ce ne accorgiamo, molte aziende alimentari abusano di tale prodotto perchè rende più appetibile il prodotto (il gusto salato stimola l'appetito).
Il limite massimo per il consumo di sale dovrebbe essere 5gr al giorno, ma di media noi ne assumiamo almeno il doppio. Quali sono le conseguenze: aumenta le quantità di calcio nei reni, aumenta il rischio di ipertensione arteriosa, è fonte di malattie cardiache e cerebrali, inoltre favorisce anche la ritenzione idrica e la formazione di edemi.
Come potete notare, il sale non ci è molto amico.
Esistono diversi modi per sostituirlo:
  • mangiare sciapo (molto salutare, bisogna abituarsi al sapore, ma si impara ad apprezzare il vero gusto dei prodotti)
  • sale rosa dell'Himalaya (basso contenuto di cloruro di sodio,incontaminato,non raffinato,molte proprietà benefiche. Di contro ha il fatto che lo estraggono solo in Himalaya e sfruttando il lavoro donne e uomini che portano a spalla dei sacchi pesantissimi, per non calcolare l'inquinamento per trasportarlo da Oriente a Occidente)
  • Erbe aromatiche (senza nessuna controindicazione, ma se usate in modo eccessivo, coprono il sapore di quello che si condisce)
  • Soia (esiste quella senza aggiunta di sale, ma come le erbe aromatiche, se non dosata bene, copre i sapori)
  • Gomasio

Alcuni piatti in cui ho usato il Gomasio
Il Gomasio è un prodotto che uso da non molto, ma ha sviluppato in me una certa fantasia culinaria. Insaporisce il prodotto e lo arricchisce con un sapore particolare. Attenzione però, il Gomasio non è privo di sale, però ne ha una bassa quantità.
È un prodotto utilizzato nella cucina asiatica e composto da sale marino e semi di sesamo tostati e tritati, a volte arricchito con alghe. Ha addirittura proprietà benefiche, ne basta un cucchiaino per combattere mal di testa e acidità di stomaco.
Malgrado contenga sale, l'olio contenuto nei semi di sesamo, impedisce al sale di assorbire un eccessiva quantità d'acqua.
Se si desidera, si può anche fare in casa:

Lavate il sesamo, scolatelo e tostatelo in una padella pesante di ghisa
  • Mescolare costantemente con un cucchiaio di legno finché i semi non avranno avvisato con una decina di scoppiettii di essere tostati al punto giusto. Per evitare uno spiacevole sapore amarognolo siate attenti a che nessun seme bruci.
  • Mettere ora il sale in una padella finché da esso non emani un leggero odore di cloro; a questo punto interrompere l’operazione e ponete il sale in un mortaio ( in mancanza del “suribachi”( una speciale ciotola di terraglia zigrinata usata per macinare), unire il sesamo e, con un pestello di legno ruotare con entrambi le mani lentamente, affinché la maggior parte dei semi( ma non tutti ) saranno schiacciati.
  • Conservare in un barattolo a tenuta ermetica.
Tratto da Il Medico di se stesso di Naboru Muramoto Fetrinelli Editore




Detto questo, spero di esservi stato d'aiuto, perchè mangiare bene si può, il nostro corpo ce lo chiede e noi non dobbiamo fare altro che assecondarlo.


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